Argenti

ALABARDA

L’alabarda è tenuta dallo sgherro del Sinedrio che cerca di sollevare Gesù in catene, caduto fra le pietre del fiume Cedron. L’arma è costituita da una lunga asta in legno, in cima alla quale è fissata una lama a becco di corvo acuta e tagliente, equilibrata da una scure, sormontata al centro da una scure, sormontata al centro da una punta a spiedo, in argento.
La marchiatura è completa: sigla dell’argentiere CA, iniziale del console con l’anno CCA96, stemma della città.

AUREOLA DI GESU’

La grande aureola del Cristo del Gruppo La caduta al Cedron è formata da un largo anello centrale, decorato da nuvole eseguite a sbalzo e cesello, e da una raggiera formata da fasci di raggi diseguali, disposti simmetricamente attorno al cerchio. Sul verso è applicato al cerchio un veliero di tipo settecentesco, simbolo della Marina Grande, ossia dei naviganti alla cui categoria il gruppo appartiene.

 

MANETTE CON CATENA

Le due manette destinate alla statua di Gesù, sono collegate da una catena formata da 56 maglie tutte marchiate con la sola bulla di Trapani. Sulle manette in lamina liscia, priva di decorazione, la marchiatura è completa: stemma della città con corona rigonfia, falce e lettere UDI, sigle CCA96 e CA, che risulta identica alla marchiatura dell’alabarda dello stesso Mistero.

 

PENNACCHIO

Il pennacchio si presenta come un trionfo di penne di varia dimensioni, finemente eseguite in lamina d’argento a sbalzo e cesello. Destinato a decorare l’elmo del centurione, reca, come le penne degli sgherri e l’aureola di Gesù, il simbolo della Marina Grande ossia della categoria dei Naviganti, cui il Mistero appartiene: un veliero del Settecento che solca il mare a vele spiegate.

PENNE

Raggruppate a ventaglio, in numero di cinque, le penne, in lamina d’argento, vengono applicate sul lato sinistro dei copricapo dei due sgherri del Sinedrio che aiutano Gesù a rialzarsi dopo la caduta al Cedron. Eseguite con la tecnica dello sbalzo e del cesello, non recano impresso alcun marchio; sono tuttavia riferibili all’artigiano locale di fine secolo XIX.
Vi è applicato lo stesso simbolo dei naviganti, un veliero settecentesco, riscontrato sull’aureola di Cristo e sul pennacchio del centurione dello stesso gruppo.

SCIABOLE

Le tre sciabole destinate agli sgherri del Sinedrio e al centurione, hanno l’impugnatura e il puntale d’argento, mentre la lama è in legno. L’impugnatura, a testa di animale stilizzata, si raccorda alla sciabola tramite due volute filomorfe (di tipo barocco) tra cui è inserito un veliero, simbolo della Marina Grande, e sotto il quale si apre una conchiglia inchiodata al legno della finta lama. La punta arrotondata ha decorazione fogliacea, eseguita a sbalzo e cesello. Il manufatto non è marchiato, ma come i precedenti sui quali è applicato l’identico simbolo, è classificabile come prodotto trapanese di fine secolo XIX.

POMOLO

La marchiatura sul pomolo e sul puntale del bastone destinato al centurione che ordina a due sgherri di sollevare Gesù caduto tra i sassi del torrente Cedro, è identica a quella impressa sull’alabarda e sulle manette dello stesso Mistero.

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